
20 minuti di attesa, mezz’ora di test con domande generiche per valutare la preparazione e poi… poi mi chiede: Tu ti consideri ottimista o pessimista?
Di getto ho risposto “ottimista!!” un po’ anche perché dire pessimista quando ti presenti per un colloqui non è mai una buona idea..
Poi però finito il test sono uscita e mentre vagavo tra i mille pedoni, i tram e le M di Metro che chissà perché mi fanno sempre e solo pensare al Mcdonald’s mi sono ritrovata a pensarci.
Ottimista…
Sono quelle domande le cui risposte non sono mai del tutto vere o del tutto false. Oppure le cui risposte vere non si possono dire perché le persone poi non ci crederebbero e ti farebbero le menate.
Come chiedere : sei vivo o morto? La risposta sembra ovvia: sono vivo, se no mica ti risponderei.. eppure.. io di morti ne conosco un sacco… i morti in piedi, i morti di fame, i morti di figa…. Voi no?
Eppure uno di loro non ti dirà mai: si io sono un morto… un morto di fame.. ma vah.. la risposta che esce dalle labbra è sempre : VIVO..
Compro un biglietto, salgo sulla metro e mi tengo stretta a un palo, portandomi la borsetta davanti in modo da poterla sempre vedere e continuo a pensarci…
E se mi avesse chiesto “ti ritieni estroversa o timida?” io avrei detto timida.. poi però qualcuno sarebbe entrato dalla porta ridendo e urlando: Tuuu??? Ma che cazzo dici? E via un coro di risate come nei vecchi telefilm americani con pubblico in sala… allora avrei risposto : estroversa.. mentendo.
Perché non lo sono. Sono espansiva. Non estroversa. Sono di compagnia, non estroversa. Me la so cavare da sola in mezzo a una città sconosciuta, ma continuo comunque a essere timida.
Perché uno quando risponde a queste domande si deve sentire condizionato da quello che la gente pensa di lui?.. ehm.. di lei in questo caso? .. perché uno non può liberamente dire quello ceh è, che pensa, che sente senza poi essere sommerso da un coro di “che cazzo dici” “ma va oh” e risate comprensive di spintoni… e quindi poi sorridere e dire ok dai avete ragione..
Non avete ragione per niente…
Potrei essere pessimista in realtà.. cioè.. se mando un messaggio poi sto col tel in mano ad aspettare al risposta e non riesco a fare a meno di immaginarmi quale potrebbe essere… poi mi dico.. ecco… hai pensato che sarebbe così quindi non ti risponderà, o ti risponderà il contrario… e fisso il telefono…
Ecco non risponde… ecco non dovevi scrivere…. E via per delle ore… e per milioni di altre cose…
Ecco stasera non ho messo le calze rosa e quindi non gioco.. ecco una volta che esco io lui non c’è…
Ufff…….. ma quindi?
Scendo alla mia fermata, risalgo andando nella direzione opposta, salgo le scale, vado dritta per 5 metri, a tezenis giro a destra, suono il campanello. Mi aprono automaticamente, rientro nello studio e aspetto i soliti 20 minuti… finchè appare l’esaminatore di prima :
"..." "Lei è pessimista o ottimista?"
"Sognatrice... vale? "
Smi