lunedì 23 novembre 2009

Si sta come d'autuno..... sugli alberi le foglie.....


Stamattina mi sono distratta un attimo mentre scrivevo una lunga mail in ufficio, ovviamente non di lavoro.. mi sono distratta e ho guardato fuori dalla finestra il bel cielo azzurro, schiarito ma non scaldato dal freddo sole di novembre, e la pianta a 4 metri da me che troneggia sui verdi pini in lontananza, col suo bel color giallo autunno.
Poi un soffio di vento e milioni di foglie hanno iniziato a cadere, ballando nel turbinio dei giochi creati dal vento, in quest’angolo di collina, tra la grossa costruzione della nostra azienda e le villette dei paesanotti.
Sono rapita da quest’immagine, non riesco a distogliere lo sguardo. Cessa il vento e si ferma la caduta… trattengo il fiato quasi senza accorgermene e un secondo dopo ecco che riprende, e le foglie ricominciano a cadere, sembra un domino di quelli che si trovano su youtube, dall’alto le foglie iniziano a cadere e man mano che scendono incontrano e staccano altre foglie e tutte trasportate dal vento vanno verso il basso, allargandosi e riempiendo la strada.
Mi vedo camminare li in mezzo, con sciarpa e cappello come in un manga giapponese, mentre le foglie mi ballano attorno e il freddo mi taglia il viso, persa nei miei pensieri tristi e mentre cerco di camminare senza barcollare nel vento autunnale, in un insieme di splendidi colori che però lasciano un amaro senso di freddo sul finale.
Suona il telefono e stacco un attimo lo sguardo, e il pensiero dal mio amico giallognolo, ma mentre parlo mi accorgo di essermi girata di nuovo. Provo a scegliere una foglia e seguirla nel suo viaggio verso il terreno, l’asfalto, forse verso il vetro della mia auto, ma la perdo, si nasconde, si confonde, forse l’ho ritrovata ma ecco un mulinello e allora insegue un'altra foglia e ci si appiccica. Impossibile dire se è la stessa che ho visto staccarsi da là sopra. Impossibile dire dove sia caduta.
Chissà cosa si prova a essere una foglia. A volte è piacevole venire trasportati, a volte è piacevole essere senza pensieri e non poter scegliere dove andare, venire solamente trasportati dal vento, sapere di essere inerti e in balia degli eventi. Ma forse quella foglia aveva dei sogni, aveva dei desideri, forse ha pianto tante volte e chiesto a dio di poter avere delle braccia, x scegliere la sua direzione e non farsi solo trasportare, per poter scegliere dove cadere.
Forse….

Smi

1 commento:

  1. ...forse non è che siamo tanto diversi dalle foglie. Solo che loro sono più intelligenti. Non pensano.

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