
Esiste un modo x fermare le lacrime?
Se lo trovate ditemelo perché in 32 anni io il segreto per chiudere il rubinetto non l’ho mai trovato.
Ho però sperimentato almeno un milione di modi per nasconderle, mimetizzarle, bloccarle temporaneamente (di solito questo succede quando ormai mi sono completamente disidratata tipo mela grinzosa) e almeno un milione di scuse per gli occhi e il nasone rosso tipo renna di babbo natale.
Le lenti, il vento, l’allergia, qualcosa in un occhio, troppo tempo davanti al pc. E c’è chi ci crede. Ma non io… quindi appena mi giro mi ricordo del perché stavo piangendo e via… si rompono gli argini un’altra volta.
Eh si che non sono una frignetta. Non lo sono mai stata, almeno per quello che ricordo. Beh a eccezione delle cose commuoventi …però quando mi prende il magone……
Credo sia una questione di stato d’animo. Quando sei a terra per qualche motivo, o preoccupata o insomma non sei al massimo…qualsiasi cazzata mi fa perdere il controllo delle emozioni e via…un bell’acquazzone.
Il problema è che a volte mi coglie alla sprovvista. In macchina che guido e canto beata a un certo punto mi viene un pensiero e giù…. A flotti. Un paio di volte ho fatto partire i tergicristalli non capendo che stava succedendo e da dove veniva tutta quell’acqua… poi mi sono accorta che era dentro la macchina, non fuori.
E li che fai? Eh..niente ti fai del male, continuo e mentre passo il mcdonald, il maxisport, l’uci cinema, il mascheroni, molteno e finalmente entro nell’attraversamento una miriade di pensieri tristi e sepolti da qualche parte della mia testa escono insieme alle lacrime precedenti portandone altre. Si tengono tutti per mano, non c’è verso di staccarli, come un treno che ad ogni stazione aggiunge dei vagoni… diventa lunghissimo e te stai li in macchina fermo al passaggio a livello che guardi i vagoni che si susseguono e li conti…e aspetti che finiscano.
Certo ti vedrebbe voglia di staccarne qualcuno, alzare le sbarre e passare..ma non puoi. Devi stare li e guardarli passare uno dopo l’altro, ognuno coi suoi graffiti, i suoi passeggeri, l’aria fredda o calda, i bagagli, i lost and found.
Parcheggio e mi do una sistemata…. Forse gli occhiali da sole a mezzanotte non sono indicati… e come li copro sti occhi?? meno male che il mio parrucchiere ha deciso che mi stava bene la frangia… così mimetizzo.
Appena entrata in casa provo l’estremo rimedio. Apro l’acqua nella doccia e la faccio scorrere per un pò, mi spoglio lentamente lasciando i vestiti sul pavimento e mi butto sotto l’acqua bollente.
Alzo la testa verso il getto e resto li. Immobile, ad ascoltare il rumore, sentire il calore e il picchiettio dell’acqua sulla mia faccia.
Passa? No.
Ma non mi accorgo più che sto piangendo perché il getto trascina giù le lacrime confondendole e scaldandole, e mi sembra di stare bene. Mi sembra di aver vinto e di aver fermato il flusso.
A volte le cose che sembrano vere ti fanno stare meglio, basta convincersi che lo siano davvero.
Smi
Se lo trovate ditemelo perché in 32 anni io il segreto per chiudere il rubinetto non l’ho mai trovato.
Ho però sperimentato almeno un milione di modi per nasconderle, mimetizzarle, bloccarle temporaneamente (di solito questo succede quando ormai mi sono completamente disidratata tipo mela grinzosa) e almeno un milione di scuse per gli occhi e il nasone rosso tipo renna di babbo natale.
Le lenti, il vento, l’allergia, qualcosa in un occhio, troppo tempo davanti al pc. E c’è chi ci crede. Ma non io… quindi appena mi giro mi ricordo del perché stavo piangendo e via… si rompono gli argini un’altra volta.
Eh si che non sono una frignetta. Non lo sono mai stata, almeno per quello che ricordo. Beh a eccezione delle cose commuoventi …però quando mi prende il magone……
Credo sia una questione di stato d’animo. Quando sei a terra per qualche motivo, o preoccupata o insomma non sei al massimo…qualsiasi cazzata mi fa perdere il controllo delle emozioni e via…un bell’acquazzone.
Il problema è che a volte mi coglie alla sprovvista. In macchina che guido e canto beata a un certo punto mi viene un pensiero e giù…. A flotti. Un paio di volte ho fatto partire i tergicristalli non capendo che stava succedendo e da dove veniva tutta quell’acqua… poi mi sono accorta che era dentro la macchina, non fuori.
E li che fai? Eh..niente ti fai del male, continuo e mentre passo il mcdonald, il maxisport, l’uci cinema, il mascheroni, molteno e finalmente entro nell’attraversamento una miriade di pensieri tristi e sepolti da qualche parte della mia testa escono insieme alle lacrime precedenti portandone altre. Si tengono tutti per mano, non c’è verso di staccarli, come un treno che ad ogni stazione aggiunge dei vagoni… diventa lunghissimo e te stai li in macchina fermo al passaggio a livello che guardi i vagoni che si susseguono e li conti…e aspetti che finiscano.
Certo ti vedrebbe voglia di staccarne qualcuno, alzare le sbarre e passare..ma non puoi. Devi stare li e guardarli passare uno dopo l’altro, ognuno coi suoi graffiti, i suoi passeggeri, l’aria fredda o calda, i bagagli, i lost and found.
Parcheggio e mi do una sistemata…. Forse gli occhiali da sole a mezzanotte non sono indicati… e come li copro sti occhi?? meno male che il mio parrucchiere ha deciso che mi stava bene la frangia… così mimetizzo.
Appena entrata in casa provo l’estremo rimedio. Apro l’acqua nella doccia e la faccio scorrere per un pò, mi spoglio lentamente lasciando i vestiti sul pavimento e mi butto sotto l’acqua bollente.
Alzo la testa verso il getto e resto li. Immobile, ad ascoltare il rumore, sentire il calore e il picchiettio dell’acqua sulla mia faccia.
Passa? No.
Ma non mi accorgo più che sto piangendo perché il getto trascina giù le lacrime confondendole e scaldandole, e mi sembra di stare bene. Mi sembra di aver vinto e di aver fermato il flusso.
A volte le cose che sembrano vere ti fanno stare meglio, basta convincersi che lo siano davvero.
Smi
Quei vasi di lacrime
RispondiEliminadove li ha versati
il tempo
in quali acque
o arie li ha svuotati
o asciugati del loro
temporale ingombro?
Sì - rode le sue opere
si nutre
delle sue macerie
sbriciola
ogni moto del cuore
che fa nascere
il tempo
dove sono quelle pene
e quelle gioie
oltre che nella loro perdita?
nel nulla no
nel più profondo essere.
M. Luzi
I disturbi bipolari chiamati anche psicosi maniaco-depressiva o con l'acronimo in inglese BSD (bipolar spectrum disorder) sono un insieme di quadri clinici delineati e stabiliti dal DSM; in particolare si tratta di disturbi dell'umore caratterizzati dallo sviluppo di almeno un episodio maniacale o misto (commistione di sintomi eccitativi e depressivi) intercorso in un periodo qualsiasi della vita del paziente. Nel loro insieme sono considerati come una delle più grandi malattie debilitanti al mondo.
RispondiEliminaPur non essendo necessaria l'intercorrenza di fasi depressive, queste sono del resto piuttosto probabili e nei casi classici insorgono all'esaurirsi della fase di eccitamento maniacale (mania).