venerdì 25 settembre 2009

Long Live Italian University ....


Ed eccoci qui in procinto di pagare il mav per l'iscrizione all'11 anno fuori corso di università, il che significa 15 anni totali.
20 giorni fa mi è arrivato per posta dalla banca l'avviso con il mav allegato, l'ho aperto e messo li in attesa della scadenza, senza neanche guardarlo. Ieri, chiedendomi se non fosse per caso arrivata decisamente l'ora di pagarlo, dopo averlo cercato sotto la polvere e la miriade di lettere dalla banca arrivate negli ultimi giorni (per fortuna che ho attivato la Sellabox e le comunicazioni dovrebbero arrivarmi tutte on-line senza più nulla di cartaceo...poveri alberi..) l'ho trovato e aperto.
390,00 Euro.... ma com'è che ogni anno aumenta sta prima rata unificata?
vabbeh, dopo il primo attimo di scoramento mi ricordo di aver letto che da quest'anno è stata introdotta la novità dello "studente part-time" con sconti sulle tasse scolastiche per gli studenti lavoratori (finalmente dopo 15 anni si riconosce qualcosa allo studente lavoratore? non ci posso ancora credere!!) quindi gioiosa vado a gironzolare per il sito dell'unibg cercando come far valere il mio essere lavoratore... e cosa ti scopro? che questa è già la tassa scontata, in realtà la tassa piena è 402,00 ...

12 euro ... 12 ero in meno??????? Sarà mica troppo??????

Considerando che pur essendo lavoratore devo:

- far la coda in segreteria per 2 ore per parlare con un segretario che mis pedice a fare la coda in un altro ufficio amministrativo, regalandomi così una multa sulla macchina per parchimetro scaduto (trovate voi un parcheggio non a pagamento a Bergamo se ci riuscite) e 6 ore di ferie prese dal lavoro.
- Andare a colloquio coi professori perchè sono davvero pochi quelli che si degnano di leggere una delle 100 mail che gli mando ogni 2 giorni per sapere che programma devo preparare per l'esame dato che il mio corso è stato soppresso da almeno 10 anni.
- Comprare tutti i libri da IBS o BOL o dalle case editrici francesi perchè non ho assolutamente tempo di girare tutte le librerie di Bergamo in cerca di quella specifica edizione con quel specifico sottoparagrafo del libro rigorosamente comprato NUOVO apposta per l'esame senza il quale verrei mandata a casa senza neanche il privilegio di una domanda sull'argomento in questione.
- Arrivare in sede di esame almeno 2 ore prima in caso ci sia stato un cambio d'aula straordinariamente non inserito nel sito (stranamente eh...)

Ma va bene così, quello che conta è l'istruzione, la cultura, ... .....
Ma io mi chiedo... in 15 anni di tasse pagate, libri comprati nuovi, fotocopie fatte, treno + funicolare,multe sulla macchina ecc.ecc... il comune di Bergamo, in stretta collaborazione con il magnifico rettore, non si sente un pò in dovere di darmi una laurea ad honorem?
... o almeno una bella statua di ghiaccio li all'entrata della segreteria, dopotutto le 2 aule computer nuove e la sede di S.Agostino sono state completamente rinnovate grazie alle mie tasse!!!!
Un minimo di riconoscenza dico io! Pfui

Smi



martedì 15 settembre 2009

Rest in peace Patrick


Ieri, 14.09.09 Patrick Swayze si è spento, mangiato neanche troppo lentamente dal cancro al fegato diagnosticatogli nel 2008.

Il mitico Johnny Castle/Sam Wheat/Bodhi per cui ho sbavato per tutta la mia adolescenza ora è uno di quei miti tipo James Dean, Elvis e Freddie Mercury, tanto per citarne alcuni. Un bello di cui è rimasta solo l'anima, ma chissà dove.

Se chiudo gli occhi lo vedo mentre va a prendere la sua Baby, e sorrido da sola mentre nella mia mente risento il tormentone "nessuno può mettere baby in un angolo", penso a quante volte al lago, al mare o nel bel mezzo di un torneo o una festa qualcuno, io per prima, ha tentato di fare "il salto" rischiando ossa rotte, lussazioni alla spalla e pedate in faccia.

Mambo magic è la prima cosa che volevo imparare quando mi sono iscritta al primo corso di balli latino-americani, chiedendo ovviamente alla seconda lezione cosa fosse mai la pachanca...

Quante lacrime versate quando il fantasma-sam dice per la prima volta ti amo, prima di andarsene per sempre, invece di "Idem" e che bollori alla scena del vaso e mentre Bodhi passeggiava per la spiaggia con la tavola da surf sottobraccio!!

Pensare a qualcun'altro in quei ruoli? Impossibile, gli erano cuciti addosso, a quel viso, quelle espressioni e quel sorriso.

Lui si è spento ma la sua immagine no, la sua voce mentre cantava "She's like the wind" e mentre contava i passi ballando sul tronco, resteranno nelle orecchie di milioni di adolescenti e donne (perchè anche mia madre non si staccava dallo schermo nemmeno per andare in bagno quando appariva lui).

Buona notte splendido 57 enne il cui cognome cambiava suono a seconda di chi lo pronunciava (scweisi, scuais, sweis, non si è mai capito) ora goditi il meritato riposo dopo un anno di lotta purtroppo ma preannunciatamente finita male, noi non ti dimenticheremo mai.

Smi


venerdì 4 settembre 2009

Biblio-teca o Biblio-web?


Mi ricordo quando andavo alle medie e al liceo (in questo momento mi sento un po’ mia nonna quando mi raccontava della guerra del 15-18) che passavo le ore a fare le ricerce sull’enciclopedia “Capire” in 12 volumi con copertina arancione, o sulla Treccani quando la ricerca era un tantino più approfondita. Era tutto scritto talmente in piccolo che credo sia proprio colpa del Sig.Treccani se a 19 anni dal primo banco non riuscivo a leggere la lavagna a meno di 1 metro da me… E allora leggevi, rileggevi, copiavi e cercavi di cambiare le parole prima di metterle in bella perché non sembrasse copiato completamente. Arrivavi in classe e tutti avevano la stessa ricerca presa dalla stessa enciclopedia con le stesse parole cambiate.
Dopo la terza ricerca presa pari pari dalla Treccani i professori chiamavano i genitori e suggerivano di darci altri spunti per lo studio… di mandarci in biblioteca ad esempio magari ognuno al suo paese, chiedendo al tribunale di emettere un ordine di restrizione e una distanza di sicurezza dalla Treccani pari almeno a mezzo metro (tanto da li già non riuscivi a leggere il carattere 5 con cui era scritta).
E fu così che milioni e milioni di studenti (forse un po’ meno..) si riversarono nelle biblioteche piccole e silenziose dei vari paesini sfogliando e copiando informazioni di vario genere e rielaborandole (cambiando 2 parole in ogni frase) imparavano l’importanza della storia, della letteratura e perché no, dell’informazione in generale.
Di ricerca in ricerca oggi, nel 2009 le ricerche si possono ancora fare in biblioteca…. ma per lo più da una postazione internet. Non sono una assidua frequentatrice delle biblioteche, anche perché dopo 5 minuti che sto seduta in silenzio mi viene voglia di alzarmi aprire il frigorifero, accendere la radio e li… non c’è il frigorifero, ma quando passo per prendere qualche libro prenotato ondine che mi serve per un esame, non mi capita più di trovare i ragazzini seduti al tavolo impegnati a sfogliare le pesantissime ed enormi enciclopedie. Più facile che siano seduti al pc e stampino da “studenti.it” qualche appunto messo a disposizione da altri studenti. Un pò mi intristisce vedere i tavoli vuoti, ma dall’altra parte è fantastico non dover impazzire tra gli indici e non doversi perdere tra le enormi pagine incartapecorite e con la puzza di piedi. La cosa brutta è però che cercando on line trovi ricerche già fatte, appunti già in bella, tutto più facile. Vuoi mettere doverti fare la ricerca da solo, impazzire a cercare e mettere insieme le cose?
Per questo quando ho assistito alla nascita delle prime biblioteche online sul viso mi si è dipinto un sorrisino incuriosito e compiaciuto.
Subito ho digitato “biblioteca online” in google e sono andata a curiosare.
Non so cosa mi aspettassi in realtà, forse una biblioteca virtuale dove vagando tra gli scaffali potevi scegliere il tuo libro e ciccandolo col mouse questo si apriva un po’ alla Harry Potter sarebbe stata carina, ma più realisticamente mi aspettavo un indice per argomenti che portasse ad aprire dei pdf o delle pagine in word con gli stessi libri-enciclopedie-documenti che si possono fisicamente trovare in sede in carne ed ossa, anzi in carta e copertina. In realtà ho scoperto che la maggior parte sono siti delle biblioteche, compresa quella della fantastica Vercurago city, dai quali puoi accedere all’elenco dei libri e doc. disponibili e prenotarli per poi passare a ritirarli fisicamente appena disponibili.
Un po’ delusa, non perché non sia un ottimo servizio, ma perchè mi aspettavo di poter vedere e gestire tutto online, ho scoperto che esiste un progetto europeo di una Biblioteca “Europeana” sulla quale si possono trovare tantissimi documenti di ogni genere legati alla storia, letteratura, cultura di tutti i paesi europei. Mi ci sono infilata a capofitto scoprendo che però il progetto è ancora molto incompleto, e diverse nazioni non hanno ancora caricato quasi nulla (noi pigri e burocraticamente lentissimi italiani ad esempio). Lo stesso vale per qualche piccola biblioteca online con lo stesso scopo. Gli ebook sono quindi pochissimi e i documenti di altro tipo ancora meno. Certo ci sono dei picolissssimi problemi da risolvere con i diritti d’autore… ma mi piacerebbe poter avere una biblioteca personale online…vicina al frigorifero…in stile Harry Potter…. chissà..chissà…
Smi

martedì 1 settembre 2009

... e l'arto fantasma??


Cambiare idea è lecito, è umano.
Cambiare i sentimenti anche.
Quello che non riesco né riuscirò mai a capire è come facciano a scomparire nel nulla i sentimenti.
Puoi conoscere una persona, innamorarti e rimanere innamorato x tutta la vita, oppure puoi smettere di amare e voler bene, smettere di amare e odiare, smettere di amare e boh… ma non smettere di amare e non sentire più nulla.
Non è possibile, l’amore deve per forza lasciare qualcosa, una scia, come le stelle cadenti o una traccia, come le onde quando si ritirano.
Non può lasciare il nulla.
Persino quando svuoti una bottiglia rimane una goccia d’acqua ancora dentro, e per quanto ti sbatti e cerchi di toglierla o di asciugarla, se riguardi dopo un po’ la vedi ancora li quella goccia, che si è riformata chissà da dove.
Se non è Amore con la A maiuscola ma una cotta, amicizia, semplice condivisione di un’esperienza o di un momento della tua vita, il concetto è sempre lo stesso. Qualcosa rimane. Deve rimanere.
Se ti tagliano un arto senti il dolore dell’arto fantasma, se viene tagliato un sentimento deve necessariamente rimanere dell’ectoplasma in circolo. Un piccolo Slimer verde che vaga tra la testa e il cuore passando tra i globuli bianchi e quelli rossi, tra l’ossigeno e la polizia locale, e rimbalza sui bordi lasciando pezzetti di melma verde.
Eppure capita che questa melma verde non rimanga attaccata da nessuna parte.
Capita che qualcuno decida che dall’oggi al domani vive bene anche senza di te, anzi proprio non ti vuole nella sua vita e ti ignora. Ma come, come è possibile? Persino quando si cambia un vecchio mobile si sente una piccola fitta e una mancanza al cuore, certo quello nuovo rende felice e riempie la faccia con un sorriso, ma quello vecchio… non se n’è andato. Rimane il segno della vernice non sbiadita del muro, il segno per terra sul parquet, qualcosa rimane. Come fanno a scivolare via le persone se resta il segno di un armadio?
Probabilmente alcuni piccoli Slimer verdi hanno un basso contenuto di 2-cianoacrilato di metile monomero - CH2=C(CN)COOCH3 - … comunemente chiamato Attak … e allora ho trovato la soluzione.
Basta fare un colpo di telefono a quei ricercatori americani così zelanti che scoprono che le bevande sportive sono corrosive e la pomata che favorisce l'erezione e .. dargli l’imbeccata.

L’idea è quella di analizzare il DNA e aggiungere del cianoacrilato di metile laddove la concentrazione è bassa e tac… le piccole cellule di Slimer diventeranno più appiccicose e terranno i residui dei sentimenti attaccati anche a quelle persone che si dimenticano della loro esistenza, e li eliminano da un giorno all’altro come il Vape con le zanzare… pouff……

Smi