martedì 15 settembre 2009

Rest in peace Patrick


Ieri, 14.09.09 Patrick Swayze si è spento, mangiato neanche troppo lentamente dal cancro al fegato diagnosticatogli nel 2008.

Il mitico Johnny Castle/Sam Wheat/Bodhi per cui ho sbavato per tutta la mia adolescenza ora è uno di quei miti tipo James Dean, Elvis e Freddie Mercury, tanto per citarne alcuni. Un bello di cui è rimasta solo l'anima, ma chissà dove.

Se chiudo gli occhi lo vedo mentre va a prendere la sua Baby, e sorrido da sola mentre nella mia mente risento il tormentone "nessuno può mettere baby in un angolo", penso a quante volte al lago, al mare o nel bel mezzo di un torneo o una festa qualcuno, io per prima, ha tentato di fare "il salto" rischiando ossa rotte, lussazioni alla spalla e pedate in faccia.

Mambo magic è la prima cosa che volevo imparare quando mi sono iscritta al primo corso di balli latino-americani, chiedendo ovviamente alla seconda lezione cosa fosse mai la pachanca...

Quante lacrime versate quando il fantasma-sam dice per la prima volta ti amo, prima di andarsene per sempre, invece di "Idem" e che bollori alla scena del vaso e mentre Bodhi passeggiava per la spiaggia con la tavola da surf sottobraccio!!

Pensare a qualcun'altro in quei ruoli? Impossibile, gli erano cuciti addosso, a quel viso, quelle espressioni e quel sorriso.

Lui si è spento ma la sua immagine no, la sua voce mentre cantava "She's like the wind" e mentre contava i passi ballando sul tronco, resteranno nelle orecchie di milioni di adolescenti e donne (perchè anche mia madre non si staccava dallo schermo nemmeno per andare in bagno quando appariva lui).

Buona notte splendido 57 enne il cui cognome cambiava suono a seconda di chi lo pronunciava (scweisi, scuais, sweis, non si è mai capito) ora goditi il meritato riposo dopo un anno di lotta purtroppo ma preannunciatamente finita male, noi non ti dimenticheremo mai.

Smi


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