venerdì 23 aprile 2010

www... diamoci del tu..

Quando ho iniziato a muovere i primi passi nella reta secoli e secoli or sono, (no, non sonon anziana, sono una ragazza con esperienza.....) mi chiedevo il significato di ogni cosa che vedevo comparire in quella strana finestra che era il mondo di internet.
Una finestra sul mondo, una finestra sul cazzeggio dall'ufficio, una finestra punto.
Ovviamente all'inizio son partita dall'HTTP... e che cazzo è sto HTTP... ovviamente ho pensato fosse qualche sigla in inglese, quindi, prima della scoperta e sinceramente credo proprio prima dell'avvento di wikipedia (God save wikipedia) andavo per tentativi.
E allora via con il Holding Tecnology oh The Planet ... e questa non è male.... se non fosse che Holding non c'entra propio niente... quindi è diventato High Tecnology of the Planet
Alta Tecnologia del Pianeta... va che è bello è, cioè se conoscessi di persona il signor Http glie ne direi 4... vuoi mettere la mia intelligentissima deduzione con il significato vero? Hypertext Transfer Protocol .... e che cosa vuol dire... e chi lo capisce. Molto meglio il mio e poi caro il mio sapientone... la seconda "T" ???? eh??? con cosa la traduciamo? raddoppi le consonanti come spesso si fa nei dialetti del sud italia , come noi diciamo CAMMICIA voi inventori del web dite HTTP?
Comunque... una volta deciso il significato sono ovviamente passata al www.
a parte l'ovvio e inscindibile accostamento alla canzoncina www...mi piaci tu.... che cavolo è sto www???
bene... qui le teorie si sprecavano, mentre fissavo il mio primo mc (manco un computer normale, io su un mc ho mosso le prime dita...che vita difficile...) con gli occhi fissi e il cervello che emetteva più radiazioni dell'industria chimica del signor Burns vagavo tra le definizioni più assurde e fantasiose.
Da why what where ... ovviamente risalente alle lezioni di italiano al liceo durante le quali la mia prof diceva che per essere buono un tema doveva rispondere alle 5 W : who what  when where why ...il difficile è stato decidere quali delle 3 erano giuste, oppure perchè non era wwwww invece di www....
alal fine, dopo ore e ore di duro lavoro... ... ...  sprecate x convalidare la mia teoria, ho deciso che se erano solo 3 non si trattava delle famose 5w (che per me, pur di ottenere la suff. in italiano erano diventate le mie migliori amiche, le mie compagne di sventura, le mie barbie piuttosto che le mie charlie's angels... le sminky's angels insomma ) a quel punto ho deciso.
WWW significava una cosa sola: What Women Want. straight-simple-clear
e non mi chiedete perchè, la risposta è chiarissima: io donna ci posso trovare qualsiasi cosa, dalle ricette alle scarpe, dall'intimo sexy al vibromassaggiatore con aerosol e braccio meccanico che ti fa la manicure. TUTTO. in un clic.
Certo, direte voi, e gli uomini? beh ma WMW era brutto. e poi la BMW si sarebbe lamentata per l'estrema assonanza nel nome. e poi noi siamo numericamente maggiori nonchè... decisamente più geneticamente portate allo shopping, anche se devo ammettere che l'uomo non disdegna affatto lo shopping sedentario...
ma insomma , qulasiasi sia il motivo, siamo state scelte noi.
Dopo un annetto circa, una volta svelati tutti gli arcani misteri di queste sigle, finalmente un giorno mi sono alzata in piedi, ho sorriso e allungando la mano verso lo schermo del mio mc aperto sulla finestra di internet, fiera e impettita ho esclamato : bene, signor http, signor www... che ne dite se ci diamo del tu?

Smi

lunedì 19 aprile 2010

La pioggia, il freddo e.. ... o forse no ..


Sono sdraiata sul letto eppure è come se stessi camminando per strada, sotto questa pioggia che se non fosse per le voci che mi entrano inconsapevolmente nelle orecchie e che riconosco come italiane, sarei convinta di essere a Londra.
Nascosta sotto il mio cappello che evita che i miei capelli piuttosto ribelli si arriccino trasformandomi nel re leone, cammino guardando davanti a me ma non vedendo niente. Qualcosa c’è, ne sono sicura, ma vedo la strada scorrermi accanto e davanti come se fossi in un cinema in 3d e quindi non fosse la mia, ma quella di qualcun altro.
Non lo so perché provo questa sensazione, ma è come se il mio mondo non fosse il mio. Sbatto il gomito contro lo specchietto di un’auto parcheggiata male, eppure non lo sento. Mi volto a guardarlo, ma è come se non mi avesse toccato, se quello non fosse il mio braccio. Osservo.
Eppure sto camminando. Senza nemmeno rendermene conto guardo i miei piedi. Sì sì sono i miei, non è uno scherzo della mia immaginazione, non è come quando ero piccola e di notte sognavo di alzarmi e andare in bagno a fare la pipì. Mi sedevo e pensavo.. ma è vero, non sto sognando vero? E mi rispondevo: certo che è vero.. poi la mattina mi svegliavo tra le lenzuola bagnate chiedendomi come fosse possibile, come potevo averlo sognato? Come poteva essere così reale se non era vero?
Ecco la sensazione è un po’ quella. Sono i miei piedi? Si muovono davvero? Sì… ma forse no.
Cosa importa, sto comunque camminando e da qualche parte andrò…

Attraverso il parco e le panchine con i ragazzini che si baciano come se niente altro esistesse, come se niente altro fosse importante, come se il mondo finisse li, sulle labbra dell’altro, nei suoi occhi, il resto fosse solo un poster appeso a un muro.
Seguo i miei piedi e schivo una piccola peste in bicicletta, con le rotelle ancora attaccate che scappa dalla babysitter disperata, che già si vede licenziata in tronco se la pesta cade e si sbuccia un ginocchio, o peggio ancora rompe la bicicletta con quella trombetta rosso fuoco attaccata al manubrio che fan un rumore assurdo e che ovviamente lui non si risparmia di suonare. Vedo una panchina vuota, è umida di pioggia ma i miei piedi hanno deciso di fermarsi, e mi ci siedo.
Ad un tratto sento qualcosa… è… freddo. Sento freddo. Allora non è il film di qualcun altro. E’ il mio di 3d. Mi stringo le braccia attorno al petto e sfregando le mani sulle braccia tento di scaldarmi … ma serve a ben poco… eppure ad un tratto sembra che funzioni…
Mi scaldo… mi scaldo le braccia, ma il calore non si ferma li, sale alle spalle, al collo … alle guance …
E poi riparte dai piedi, senza però lasciare il resto del corpo. Come una puntura di qualche agente riscaldante, di vodka o di rum o di qualcosa di altamente infiammabile, che un secondo dopo essere stato iniettato, mentre scorre nelle vene viene acceso da un accendino invisibile, e si infiamma mentre scorre veloce, lasciando questa sensazione di calore… così… così piacevole che mi ci lascio andare.
Chiudo gli occhi e sento. Li tengo chiusi e mi godo questa sensazione.
Sorrido.
Apro gli occhi e sono sdraiata sul mio letto, probabilmente non mi sono mai mossa. Vedo le sue mani sulle mie, nelle mie con le sue dita che si intrecciano alle mie, vedo le sue braccia attorno alle mie, al mio corpo, alle mie spalle, vedo il suo ginocchio sopra il mio e l’altra gamba tra le mie, vedo i suoi piedi attorno ai miei, come se il pan carrè attorno ad un toast. Sento il suo respiro sul mio collo, nelle mie orecchie, che fa ondulare i miei capelli.
Sei tu che mi scaldi?
Sì, sei tu, che domanda sciocca.
Mi stringo in questo abbraccio godendomelo finalmente a pieno, socchiudendo gli occhi, aprendo il sorriso e il mio cuore perché si possa scaldare anche quello.
Mi scappa una risatina… la sopprimo per non svegliarlo, mi sento bene, mi sento calda, mi sento protagonista del mio 3d. Apro le labbra e ne faccio uscire un sussurro, leggero :” sei tu la mia coperta i Linus?” …

Smi

domenica 11 aprile 2010

Every bloody Sunday …

Bella la domenica. Il giorno più atteso della settimana…

Terribile la domenca!!! Il giorno più breve della settimana !!!
Quanto si aspetta sta domenica? 6 giorni dico 6! E poi? Qualsiasi cosa si faccia il tempo è sempre troppo poco. Se stai svaccato tutto il giorno sul divano mangiucchiando, guardando la tv, dormicchiando, leggendo e trascinando i piedi x la casa con gli occhiali e dei capelli ingestibili, in un attimo è sera e dopo poche ore ti devi alzare x andare al lavoro e ricominciare la settimana.
Se esci e vai al parco nel bel mezzo di una partita a uno o a beach o di un pettegolezzo…cala il sole, ed è ora di andare a casa, e da capo, l’indomani è lunedì mattina e si riparte.
Se sei con la persona che ami non ne parliamo
Se ti diverti non ne parliamo
Se pulisci casa? Alle 6 di sera avresti bisogno di un’altra domenica per riprenderti.
Certo che pulire la domenica…. Cioè anche Dio si è riposato la domenica no…. E allora se la passi pulendo…. Serve unì’altra domenica. Quindi la mia proposta di oggi è: aboliamo il lunedi è facciamo 2 domeniche: la domenica e il lunedì. Che poi iniziare la settimana dal martedì… vuoi mettere????

Più corta, senza l’ansia che solo il nome LUNEDI ti mette?
A chi lo devo chiedere? Esiste un modulo per queste richieste? Un ufficio pubblico?



Smi

venerdì 9 aprile 2010

Love? ... No thanks...well...maybe a little bit...

Giusto poche ore fa parlavo d’amore, di lampadine e di scadenze. Lo so , sembrano cose che non c’entrano una con l’altra, o il titolo di un libro che poi diventerà un film per la grande distribuzione, D’amore, di lampadine e altre scadenze. Praticamente perfetto, cioè qualsiasi cosa tu ci butti dentro…non può non essere a tema (è sempre stato un mio problema essere a tema, la mia prof di italiano al liceo o mi diceva che ero ridondante, o che andavo fuori tema… strano eh.,,,, non si direbbe mai…..)

Ho appena finito di leggere “Il giorno in più” di Fabio Volo, quindi sull’amore a termine, a “scadenza” sono piuttosto ferrata e fresca di esperienza..anche se solo mentale, e mi viene da dire che mi piace. Mi piace l’idea di una scadenza, come sulle uova o sul succo di frutta. Sì perché te sei li che guardi l’uovo e ti chiedi… ma se lo butto nell’acqua bollente e c’è dentro un pulcino? Ma da quando ce l’ho in frigor???Ma sto succo? Lo annuso…. Mah,… sarà ancora buono? Invece ti leggi la tua bella data di scadenza e stai sereno per una setti manina piena, bello pacifico apri il frigor e sorridi: ah no oh , ho ancora due giorni.

Sarebbe bello poterlo fare anche con l’amore, vivere completamente e serenamente una storia senza ansia senza paura che uno dei due (che magari il giorno prima aveva risposto a una tua foto x mms dicendo: sei bellisisma, ti amo tanto) si svegli una mattina con la luna storta e ti lasci, per poi mettersi con una che non si può guardare e pure ignorante come una capra, lasciandoti li da sola a farti mille domande su cosa hai sbagliato, su cosa è mai successo in una notte e se magari questo aveva un filo scoperto in camera e si è preso una scossa che gli ha bruciato tutti i neuroni. Invece tu sai che hai esattamente 3 settimane di tempo e poi basta e non ti preoccupi. Vivi, ami, ridi, dici tutto quello che vuoi dire perché non è oggi che ti lascia, neanche domani, ma avete un accordo e dopo 3 settimane bom. Non ti preoccupi se esce con l’amica, se va a letto senza ricordarsi di mandarti la buonanotte… tanto è tuo… x 3 settimane.

Ecco il problema magari arriva all’ultimo giorno. Ma li dipende. Se ti sei innamorato davvero (perché adesso, diciamocelo, mica tutti quelli che ti dicono TI AMO , lo fanno davvero. Ormai questa parola è sopravvalutata (o sottovalutata dipende) troppo usata e a vanvera proprio, o per scopi non proprio puri e buoni. La maggior parte delle volte chi ti dice TI AMO in realtà dice “ voglio scoparti” oppure “ mi è piaciuto scoparti” a seconda. Personalmente preferisco pochi ti amo ma veri. Preferisco vederlo da sola, leggerlo negli occhi, nei piccoli gesti, nel sorriso, in un abbraccio, in un bacio.

Ma dicevamo: se ti innamori nelle 3 settimane… e se hai il culo che anche lui si innamora davvero di te.. bello! Cioè da li può iniziare una cosa ancora più bella. Se non è scattata quel tipo di scintilla..beh hai vissuto una storia bella e senza mille menate che ora può diventare una bella amicizia, o una pagina di un diario senza più vedersi o sentirsi. Ma niente liti, ripicche,amici di amici che parlano con amici e poi tutti ci si divide e bla bla bla.

Se rinasco la voglio fare mia questa cosa della relazione a scadenza. A contratto… un Co.Co.Co, per metterla in termini moderni.

Purtroppo invece senza questo “Contratto” si finisce spesso col cuore spezzato e con il non credere più nell’amore del “e vissero tutti felici e contenti” e col non volersi più affezionare alle persone per non soffrire. Perché, diciamocelo, soffrire x amore fa più male che spaccarsi un dito, un piede o fare un bel volo in bici o giu dalle scale. Il male che hai dentro ti uccide più della peste e non basta un vaccino x debellarlo. Serve tempo, cerotti e soprattutto il cuore deve riprendere a battere da solo. E’ difficile come una scommessa sulla puntualità dei treni delle ferrovie italiane. Eppure a volte… a volte succede.

A volte si pensa che la lampadina del nostro cuore sia rotta, a volte si apre un cassetto dimenticato e si trova una lampadina nuova, e si torna a vedere.

Se io credo nell’amore? Nella favola? Beh…più o meno da quando ho 2 anni. Certo alcuni amore finiscono, forse tutti chissà, altri si affievoliscono come il fuoco nel camino quando la legna sta x finire, ma poi una scintilla o un pezzetto di carta li fa riprendere a bruciare. Altri ancora cambiano, altri vanno su e giu come sulle montagne russe, altri stanno sempre li nascosti e ti pungono come un ago rimasto nell’imbastitura facendoti male quando meno te lo aspetti, altri svaniscono come la nebbia sotto la pioggia n un puff. Alcuni ti fanno sorridere anche a distanza di anni, altri ti fanno abbracciare forte il tuo migliore amico senza dire nulla, ma sorridendo o piangendo, ma sentendo il suo calore che ti scalda. A volte ti fa sentire la mancanza di qualcuno che ti sta accanto solo come un angelo custode x tutta la vita, altre ti fa addormentare stringendo una mano calda di uno sconosciuto a cui ti senti molto legata, e non sai nemmeno tu come o perché.

Con tutti questi forse e questi aspetti, è facile credere nell’amore, ma altrettanto facile non fidarsi e non dargli ascolto.

Io amo. In tanti modi diversi, tante persone e tante cose diverse, amo questo sentimento, perché ti pugnala a morte o ti fa volare a 3 metri da terra, ma ti fa sentire vivo.

D’amore,di lampadine e di scadenze… beh questa volta non sono andata fuori tema, me lo merito un 6-- ??

Smi