mercoledì 4 marzo 2009

E io che pensavo che il cucchiaio di legno fosse un utensile da cucina…che brutta roba l’ignoranza….


Uno pensa di sapere esattamente il significato e la funzione delle cose… e invece… ecco che a un certo punto tutte le sue certezze crollano….
Chiacchierando con mio cugino, ¾ ala del Rugby Lecco in serie B, rimango spesso affascinata da questo strano mondo del Rugby e dalle sue tradizioni, ideologie e simboli perché è di questo che si tratta, non di un semplice sport. Dopo aver capito e metabolizzato il significato di “terzo tempo” (che nella pallavolo si chiama “pizza di squadra a fine partita” ma con l’aggiunta del festino, del cucinare tutti insieme nella sede e dell’amicizia, il tutto condito con fiumi di birra ) ecco che subito vengo rapita da un’altra strana usanza…. Quella del cucchiaio di legno, il Wooden Spoon.
Mi metto a ridere pensando a questi omoni grandi, grossi e tutti sporchi di fango con legato al collo un cucchiaino di legno e che all’occorrenza si trasformano in minuscole signore Minù sparendo tra i fili d’erba del campo…. Ma subito vengo riportata alla realtà da un pugno in testa (Oh !!! rispetto per le cugine più anziane!!!) “Deficiente - mi dice – è una cosa simbolica”
La mia fantasia riparte e penso che serva per il terzo tempo, per girare il ragù per la pasta x tutta sta gente (una volta metabolizzato, il terzo tempo è la prima cosa a cui penso quando si parla di rugby… forse perché l’ultima informazione aggiunta al concetto sta sempre più in alto…mah) e via, un altro bel pugno in testa … meno male che ho la testa dura!
Mi spiega che è una sorta di cappello d’asino, che si da a chi perde sempre, pare abbia origine in alcune tradizioni dell’università di Cambridge in classe prima e allargato successivamente anche all’ambito sportivo e sia un oggetto simbolico (come del resto il cappello d’asino, non ricordo d’averlo mai visto indossato a qualcuno che non fosse Pinocchio) con diverse leggende sulla sua nascita, origine e significato reale. Una di queste narra che in origine avesse anche un intrinseco significato beneaugurante, del tipo: più in basso di così non puoi cadere, ora che hai il cucchiaio di legno usalo come remo e cerca di uscire da questa merd…. rialzarti insomma, ma che poi questo significato si sia perso.
E io che pensando al rugby riuscivo a visualizzare solo gli All Blacks che urlano facendo linguacce e balli strani…. ora la mia mente non sa più che immagini richiamare, se un casale pieno di gente che mangia, beve e ride nel fare onore al terzo tempo, gli omoni pitturati, o il cucchiaio della signora Minù…
Chissà quali altre sorprese e strane tradizioni mi riserva il rugby, e quanti altri pugni in testa devo ricevere prima di impararle tutte !!!

Nella prossima puntata di “L’ha detto mio Cugino” racconti raccapriccianti sui riti di iniziazione…

Smi

2 commenti:

  1. secondo me i novizi del rugby vengono presi a cucchiaiate sulle chiappe sotto la doccia...attendo curioso...Tra di noi calciatori invece si usava la fustigazione con le ciabatte e il battesimo con la pipì a tradimento sotto la doccia. Brutta roba, poi ci si chiede da dove escono i Balotelli.

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  2. ma va cose da principianti... loro vanno a cena in locali pieni e fanno di quelel cose... ihihihi .. ma guarda che da noi la pipì sotto la doccia è un must, non un battesimo ;)))))

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