venerdì 8 maggio 2009

Daghel al terùn e a l’estracomunitari

EDIZIONE STRAORDINARIA:
Dopo decenni di ricerche e milioni di parole dette e scritte riguardanti la pericolosità della metro milanese, soprattutto di sera, e alle terribili condizioni igieniche, ecco la soluzione finalmente.
La proposta del deputato leghista Selvini scende su di noi come una rivelazione ..una stella cometa…un’annunciazione:
riserviamo delle carrozze “per soli milanesi”.
Ore e ore e ore di applausi , tanto che il mio capo era nascosto dietro la finestrella col cellulare in mano in linea con uno psichiatra di quelli bravi, preoccupato di come ingabbiarmi nella camicia bianca con quelle maniche strane…
Che bella idea, caro Selvini. Già mi ci vedo la mattina arrivo a sesto, parcheggio, scendo le scale, scelgo la linea e mi apposto ad aspettare il treno nell’apposita area “milanesi” creata esclusivamente per noi. Un box in vetro con dei bocchettoni collegati direttamente con l’esterno dai quali entra solo ed esclusivamente aria D.O.C. …l’aria de milan.
Prima di entrare nel box ovviamente c’è il riconoscimento con scanner visivo e test della cadrega.
Arriva il treno e noi milanesi attendiamo pazienti che si fermino davanti alla porta scorrevole del box le carrozze a noi riservate, distinguibili dalle altre perché di puro color verde padania. Guardando con disprezzo “gli altri” che si affannano e si spingono per entrare in quelle puzzolenti e malconce carrozze riservate alla plebe, entriamo comodamente nelle nostre.
Una musica in sottofondo ci accoglie, e sulla destra c’è un jukebox (el giùbos, cume se dis a Milan) nel quale puoi scegliere la canzone che preferisci, con un ampio repertorio che da “oh mia bela madunina” passa a “La banda del genesio” di davide Van de Sfroos , attraverso “El portava i scarp del tennis” di Jannacci. Canticchiando nella mia mente (perché il milanese è distinto e riservato) mi accomodo sui sedili in vera pelle di terùn, però sono indecisa… anche quelle li in pelle di albanese non sono male…. Vabbeh sediamoci qui va.
Il tempo passa piacevolmente e in un attimo eccoci arrivati alla prima fermata, si aprono le porte e una voce dice : “ S. Ambròs. Atensiùn al pasel e a mia lassà i man denter in de la porta che la se sara sò de per lè.” Scendo e con un bel sorriso mi appresto a uscire dalla stazione de Sant’Ambròs.
…..
Ma per favore!
Siam tornati al separazionismo? Milanesi : un passo a destra. Resto del mondo : un passo a sinistra
Ma allora perché fermarci qui? Perché non fare i ristoranti x milanesi? Le tabaccherie per milanesi? I negozi per milanesi? I cinema per milanesi.
Caro il mio Selvini… mi dispiace ma anche io, ex Miss Padania, sono assolutamente contraria e mi chiedo se non ti abbia colpito qualche fulmine e riportato indietro giusto giusto di qualche anno….
Tra l'altro.... me sò mia de Milan, sò de Berghèm, alura 'nduè gho de saltà sò? insema ai terùn?????

Smi

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