martedì 12 maggio 2009

La resa dei conti - B1 o non B1 (1a parte)



09.05.09 – Ultima giornata del lunghissimo campionato di serie B2F iniziato il 20.09.08 in quel di Monza. 30 partite, 30 … anzi 29 con l’ultima ancora da giocare. 30 partite per decidere e dimostrare se davvero siamo la squadra più forte del campionato come è stato scritto sulla “Prealpina”, il “Giornale di Monza” e così via. Un campionato lungo, faticoso e ricco di gioie e di dolori, una lotta all’ultimo sangue tra le tre capoliste Monza, Ornavasso e Trecate, dalle quali Trecate si è distaccato in fase finale per stabilizzarsi al terzo posto, senza via di scampo, fissando la sua presenza ai play off ma regalandoci un’occasione d’oro rubando un punto alla diretta concorrente Ornavasso. Ed eccoci qui prime a +1 con una sola partita da giocare contro una squadra di metà classifica, Pinerolo, ma con tanta grinta, un palazzetto dove già una volta 2 anni fa abbiamo lasciato cuore, lacrime e play off, e una promessa dopo la sconfitta per 3-0 a casa nostra e il nervosismo dovuto a un non propriamente perfetto arbitraggio che le ha un po’ penalizzate: “spero per voi che non veniate a giocarvi il campionato all’ultima partita da noi…”.
Queste le premesse dell’ultima sfida, quella del passaggio matematico in B1. Anche se nessuno lo dice, per scaramanzia, non siamo troppo preoccupate durante la settimana di preparazione alla gara, asfaltate all’andata, senza più niente da dire o da dare alla classifica, ci prepariamo meticolosamente come sempre con video,studi e simulazioni dell’avversario, ma con una certa consapevolezza che si deve, si può, si farà. Non lo si dice ma si respira, aleggia nell’aria nonostante tutte le scaramanzie del caso: niente festeggiamenti pronti, niente magliette, niente di niente...ma dai, chi non è dentro di se sicuro del passaggio? Si parla degli allenamenti della settimana post fine campionato ma con un sorrisino che rivela che vien tutto detto solo x scaramanzia, non perché ci si creda davvero.
E allora si parte… 15.30 al Mc, tutte sul pullman. Prima fermata autogrill per la pipì e la merenda… eccolo li, usciamo dall’autostrada e l’autista va a parcheggiare nell’area riservata ai pullman… ma ecco delle ragazze con delle felpe sponsorizzate nel parcheggio… Ornavasso!!! Oh signore Ornavasso!!???? Ma dove giocavano? A Mondovì… ahah che ridere …ma il pullman non si ferma…. Ma scusa ma ??? “no no non ci fermiamo andiamo a quello dopo” tuonano dalla testa del pullman…. Ma come????? Ovviamente le ragazze hanno notato noi, come noi abbiamo visto loro e ci si saluta dal pullman mentre noi continuiamo il nostro percorso verso il prossimo autogrill…dal quale vediamo poi passare il loro pullman e loro ricambiano il saluto andando verso la loro vittoria di fine campionato per 3-0. Sul pullman tanti episodi che in realtà non noto subito, ma mi tornano in mente solo a fine partita, sotto la doccia liberatoria in quell’umido spogliatoio che puzza di pipì, Il coach che ci racconta che venerdì mattina ha investito un gatto nero.. “ma da che parte veniva? Destra o sinistra?” “ma era tutto nero?” “meno male che l’hai investito e non ti ha attraversato!!” “ma vale se attraversa solo per metà e poi muore?” “ma certo,se muore mica porta sfiga” “ma hai controllato se era morto ed eventualmente hai messo la retro??” mentre butto la testa indietro sotto la doccia per sentire l’acqua che picchietta sul mio viso ricordo anche di aver sentito la rouge che da 2 sedili dietro di me diceva “ho sognato che entravo in battuta sul 24 per le altre e tiravo fuori…un incubo” e sorrido facendo entrare l’acqua calda nella mia bocca. Ma eccole le 18.30 e l’arrivo in quel di Pinerolo. Un acquazzone incredibile ci accoglie poco ospitale, guardiamo l’assurdo fiume d’acqua che ha investito l’autostrada e costretto alcune macchine a fermarsi, non essendo dotate di scafo, proprio nel bel mezzo del fiume. Per fortuna noi siamo uscite 10 metri prima…. Se fossimo rimaste li in mezzo???? Partita persa a tavolino!!! Mai, piuttosto a piedi fino alla palestra! Pronte a scendere per la pausa caffè, decidiamo invece di stare ancora un po’ sul pullman… vista la grandine e il nostro abbigliamento da clima monzese: polo a maniche corte, pantalone della divisa estiva e occhiale da sole…. E di passare il tempo guardando i poveri ragazzini di ritorno probabilmente da una gita che invece scendono dal loro pullman recuperando i borsoni sotto l’acqua, salutano le mamme e buttando tutto in fretta sulle auto, ci si chiudono poi dentro ormai bagnati fino alle ossa e si mettono in marcia verso casa… ma essendo 12 donnine e in quanto tali, romantiche nell’anima veniamo ovviamente attratte da una scena da film nella quale la fidanzatina scende dal pandino verde della mamma di lui, apre il suo ombrellino rosa e corre ad abbracciare il fidanzato di ritorno dalla…guerra??? Ah no era la gita, lo abbraccia forte e si baciano appassionatamente proteggendosi dalla pioggia sotto l’ombrello rosa, mentre tutti gli altri passano attorno schivandoli, intenti a recuperare le borse e salire in auto. Ma noi non riusciamo a staccare gli occhi dalla scena, li vediamo a colori in mezzo a tutto il resto dell’inquadratura che diventa in bianco e nero. Vediamo le lacrime scendere sulla guancia di lei, sollevata e felice nel sentire il calore del corpo dl suo amore… o forse non le vediamo ma le immaginiamo dal gesto di lei che se le asciuga. Poi salgono in macchina e vanno a casa, entrambe sui sedili posteriori mentre la mamma guida, in stile taxi, per lasciarli un po’ insieme, vicini. Noi inebetite ci sciogliamo in un sospirone… e ci accorgiamo che finalmente ha smesso di piovere e possiamo scendere a sgranchirci le gambe e bere un bel caffè…doppio… al ginseng grazie.

Smi

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